E’ primavera: purificarsi con il Qi Gong

essere divenire Aprile 2, 2021 0 comments 0

La primavera è per antonomasia associata al risveglio: la natura si ravviva e gli animali escono dal letargo. Questo procedimento tuttavia, riguarda nel dettaglio anche il delicato equilibrio tra il nostro corpo e la nostra mente. E’ in questo periodo infatti, che le tossine accumulate nelle stagioni precedenti, vengono espulse grazie al meticoloso ed efficiente lavoro del fegato, in grado di dare il via ad un nuovo ciclo di rigenerazione.

Nella medicina tradizionale cinese esistono cinque cicli costruttivi, associati a cinque elementi e definiti nei cinque organi principali. Ognuno di questi cicli porta determinati benefici a seconda dell’organo interessato. In questo caso, al fegato viene relegato uno dei compiti più difficili, quello della detossificazione e purificazione del corpo.

Il legno, l’elemento associato alla primavera, viene nutrito dall’acqua accumulata nel terreno durante l’inverno, e attraverso questa fonte energetica dona al mondo foglie, fiori, frutti e ossigeno. Il fegato svolge il medesimo compito per il nostro organismo. Questa operazione richiede un quantitativo di Qi (energia) abbastanza significativo, tanto da poterci creare
spossatezza e sonnolenza.

E’ importante anche sapere che il fegato è uno degli organi dove viene accumulato lo stress e la rabbia, energie negative che a lungo andare finiscono per debilitarlo fino a farlo ammalare. Per questo motivo risulta fondamentale nutrire l’organo ed aiutarlo attraverso una dieta equilibrata ed esercizi di Qi Gong mirati.

Su tutti risulta essere particolarmente efficace il settimo esercizio della serie Ba Duan Jin (Gli otto pezzi di broccato) – Zan Quan Nu Mu Zeng Qi Li (Pugni
stretti e sguardo feroce).

Partendo dalla posizione Ma Bu (piedi larghi due volte le spalle paralleli tra di loro), carico i pugni ai fianchi con le dita riverso l’interno. Il pollice sarà poggiato al centro del palmo
mentre le altre dita lo avvolgeranno formando il pugno. Espirando estendo il braccio sinistro dapprima lentamente, infine percorrendo gli ultimi 20 cm con uno scatto che simulerà la rabbia e l’aggressività. A questo scopo gli occhi saranno sgranati. Inspirando richiamo il pugno al fianco e proseguo l’esercizio con il braccio destro. Ripeto per un minimo di 6
volte (3 pugni a lato). E’ di fondamentale importanza tenere a mente che durante tutto l’eseguo il corpo deve essere rilassato, persino nel momento
dell’accelerazione non vi è contrazione né tendinea né muscolare.

Con questo esercizio andremo ad alleggerire il nostro fegato degli accumuli negativi, permettendogli di svolgere a pieno il suo fondamentale compito di purificazione, favorendo il nostro risveglio energetico e psico-fisico.

Prova a e fammi sapere!

Jonathan Ceccarelli

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