Un anno insieme

essere divenire Agosto 7, 2018 3 comments 2

Sarà difficile riuscire a mettere nero su bianco tutto ciò che è successo in questo anno (e mezzo, per alcuni) insieme.

Ognuno di voi è entrato con la sua storia, le sue ansie e timori, le sue aspettative e desideri. C’è chi mi ha detto: “Io sono da rifare tutta, non mi piaccio, non sto bene” e dopo due ore di chiacchierata forse aveva le idee più confuse di quando è entrata ma ha deciso di iniziare a mettersi in gioco. C’è stato chi mi ha detto: “Io vengo a fare tutto tranne yoga” oppure “Io yoga lo faccio a casa con i tutorial”, “Yoga l’ho già provato ma mi annoia, è lento”, “Io mi conosco, pago solo un mese perché poi mi stufo e mollo”.

Mi sono seduta sul tappetino la prima volta davanti a voi come se dovessi sostenere un esame. Avevo timore di non riuscire a tener testa alle aspettative, di non riuscire a scavalcare i preconcetti che ruotano intorno lo yoga. Ma soprattutto, avevo timore di non riuscire a trasmettervi tutto il fascino, la bellezza e l’incanto di questa disciplina. Così ho deciso di sedermi di fronte a voi con il cuore in mano, di aprirvi le porte di questo mondo piano piano, lasciando che ognuno di voi scoprisse con i suoi tempi ogni angolo di questo personalissimo percorso. Percorso fatto da mille strade, a volte stradine di campagna, a tratti autostrade. Percorso tra salite e discese, dove il bello è godersi il panorama.

In 12 anni di yoga posso dirvi di aver visto pochissimo di questo mondo, davvero sconfinato. E’ solo quando vivi certe esperienze che ti rendi realmente conto di cosa significa vivere lo yoga. Perché lo yoga va compreso con tutto l’Essere, in toto. E te ne accorgi in quei preziosi istanti (davvero istanti!) in cui un’esperienza si trasforma in Lezione. Non si smette mai di essere allievi, per fortuna!

Finita la mia prima lezione di yoga ricordo di aver pensato “sono a casa”, come se avessi trovato la dimensione giusta, come se avessi finalmente respirato per la prima volta profumo di casa (come quando torni dopo lunghe vacanze…). Da quel momento, non c’è stato giorno senza che abbia fatto nel mio quotidiano piccole scoperte di quel mondo, sempre in punta di piedi e sempre con gli occhi pieni di meravigliosa sorpresa. Sono porte dorate, se entri lo yoga ti cambia completamente, ti stravolge e ti trascina, come una spirale, verso l’Essenza più bella di te stesso.

Ma, come ogni maestro, io posso solo aprirvi la porta. Poi bisogna che entriate da soli.

Mi avete emozionata, perché in così poco tempo (un anno, più o meno, è davvero pochissimo tempo) siete riusciti ad abbandonare le paure che vi impedivano anche solo di lasciare che qualcuno aprisse la porta. Non vi siete mai risparmiati, mai tirati indietro. Avete accettato ogni suggerimento, vabbè diciamo la maggior parte (:-)) e ne avete fatto tesoro.

Ho visto persone completamente diverse rispetto a quando avete varcato per la prima volta l’ingresso del Centro. La vostra Luce emana vibrazioni differenti. E’ palpabile. Lo so, è stato difficile. Il cambiamento è sempre difficile, e fa paura. Ma, come dico sempre, ogni cosa che vi succede è la migliore che possa capitarvi in quel momento. Abbracciatela, accoglietela. Lo avete già fatto e lo potete fare ogni volta ne sentite la necessità. Ci sono per tutti noi le possibilità di grandi cambiamenti nella vita che equivalgono più o meno a una seconda, terza, quarta, quinta… possibilità di ri-nascere.

Per non parlare di quanti passi avanti avete fatto dal punto di vista fisico! Chi non riusciva a fare neanche un accenno di piegamento, chi quelle gambe proprio non le distendeva, o chi si spaventava a rimanere sospeso sulle mani…. Guardatevi ora! Più flessibili, più forti, con maggior resistenza fisica e più equilibrio. Un grande cambiamento. Avete modellato il vostro corpo di pari passo con la vostra mente.

Grazie per tutto ciò che mi insegnate ogni giorno, per la vostra fiducia e per la possibilità di crescere insieme.

Questo è solo l’inizio, ci divertiremo!

E voi, come avete vissuto quest’anno yogico? Quali sono stati i cambiamenti fisici, psicologici e pratici che avete riscontrato?

 

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There are 3 comments on this post

  1. Francesca

    Sono finita nel tunnel vorticoso della vita che ti mastica: ….casa….lavoro….scuola….extrascuola….. fino a capire che era giunta l’ora di riprendere coscienza di me…. ed è avvenuto per caso…. una mattina di corsa (come sempre) in macchia, un’insegna mi cattura lo sguardo…. faccio una ricerca su Google…chiamo e fisso la lezione prova…. Non avevo mai fatto yoga…ma da tempo ne sentivo la necessità…come un’attrazione… Emanuela è una grande insegnante e una grande persona… ti insegna e ti aiuta a guardare e guardarti con occhi nuovi…. la parola che associo a tutto ciò è CONSAPEVOLEZZA…. Vivo nel mondo, ma faccio attenzione a non perdermi più…. perché anche io sono importante…e se sto bene io stanno bene anche tutte le persone che mi circondano! Grazie Manu

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  2. Stefania

    un anno volato, passato a vivere nuove esperienze e amicizie..specialmente con me stessa!

    ..inizio l’anno nel peggiore dei modi: dopo vari mesi di grossi problemi lavorativi (3 mesi senza stipendio, un licenziamento, un nuovo lavoro passando da part-time a full-time, rimettermi in gioco) stress a mille.. a Marzo ho fatto bum!
    Arrivo con i nervi a pezzi, emotivamente fragilissima ed Emanuela, (credo di averlo già scritto in altri post), dopo avermi ascoltato per due ore, mi ha consigliato di iniziare yoga perchè a lungo andare avrei ottenuto degli ottimi risultati.
    Fisicamente ero un ciocco: legata tanto da non riuscire a scendere più giù delle ginocchia abbassandomi in avanti ..avendo poi una protrusione discale, almeno una volta l’anno rimanevo bloccata e dovevo ricorrere a forti antidolorifici.

    Cos’è cambiato in me in un anno:
    beh, fisicamente, non solo scendo oltre le ginocchia ma riesco a infilare le mani sotto le piante dei piedi (e mentre mi piego ora sorrido.. felice e compiaciuta) un anno fa non lo avrei mai creduto e molte volte ho detto “non ce la farò mai!” E invece, una volta che sono riuscita a restare 5 secondi in Bakasana l’ho fatto su tutti i sassi e gli scogli che mi sono capitati davanti 😀 (anche spaccandomi la faccia)

    Anche la mia schiena è più elastica, i miei movimenti più fluidi e in generale mi sento meglio.
    Un’altra cosa bella che mi piace notare nei miei movimenti quotidiani è che quando mi abbasso per allacciare le scarpe o per raccogliere qualcosa da terra, non lo faccio più piegandomi sulle ginocchia ma scendo con la schiena portando il viso verso le gambe oppure scendo sulle ginocchia ma portandomi sulle punte 😀 e noto con piacere che lo yoga, anche nei piccoli movimenti di tutti i giorni, è entrato in me come una “caratteristica”. Ce ne sono molti altri che non sto ad elencare ..ma ad esempio nella doccia mi sorprendo a lavare i piedi tenendo il piede in alto sulla coscia come nella posizione dell’albero e quando me ne accorgo sorrido con piacere (scoprendo che non sono scivolata :-D)

    Emotivamente e dentro di me sono cambiate molte cose grazie anche a tutti gli approfondimenti sul significato dello Yoga e sui suoi insegnamenti, sui Chackra, sul senso di colpa.
    Ho imparato ad avere consapevolezza di tutte le parti del corpo che non avevano mai attratto troppo la mia attenzione, come ad esempio i piedi!
    e sono consapevole del mio respiro, lo so ascoltare, controllare..

    Ho imparato a volermi bene: lavorando sul senso di colpa ho imparato a prendermi qualche spazio tutto per me.
    E’ moltissimo per una donna che si divide fra lavoro, famiglia, doveri.
    Ho imparato anche a dire NO senza sentirmi in colpa o inadeguata, se quello che mi si chiede è qualcosa che va contro quello che sono e che voglio!
    Io vengo prima. Il mio primo dovere è stare bene con me stessa perchè se io sono felice lo sono anche le persone che condividono con me la loro vita.

    Ho imparato a lasciar andare (qui c’è sicuramente ancora molta strada da fare) ma spesso mi trovo, davanti a situazioni apparentemente troppo importanti e alle quali sembra non possiamo rinunciare, a dirmi “ok, non importa, posso sopravvivere.. anzi posso essere felice anche senza!”

    Anche la mia rabbia è diminuita molto.. sono più calma e fredda davanti a situazioni complicate: non mi faccio più prendere dal panico e dalla furia ma rifletto e riesco a gestire le mie emozioni. Qualche tempo fa davanti alle urla di un cliente sono rimasta calma, lucida e ho tenuto sotto controllo il mio proverbiale istinto “scattoso” ..ho pensato fra me e me, mentre il tipo urlava, “qualche tempo fa lo avrei azzannato al collo!”..ho aspettato che gli si sgonfiasse la vena sul collo e poi ho continuato a parlare con calma esponendo le mie ragioni.

    Ci sono molte cose su cui devo lavorare per migliorare sia fuori che dentro…a partire dalla mia spina nel fianco (salire in piedi da seduta con 3 spinte) 😀 ..un giorno ce la farò!
    Ma come ho già detto, il bello dello yoga non è, per me, il traguardo fine a se stesso ma il piacere che provo nel percorrere ogni giorno questo cammino.
    Namastè! e grazie!
    Stefania

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  3. Johnb751

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